STRATEGIA NAZIONALE PER LE AREE INTERNE SNAI

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Strategia NAzionale per le Aree Interne

STRATEGIA NAZIONALE PER LE AREE INTERNE SNAI

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SNAI Strategia Nazionale per le Aree Interne. Governance, Innovazioni di metodo e nuovi strumenti di integrazione

La SNAI Strategia Nazionale per le Aree Interne è entrata a far parte  dell’Accordo di Partenariato come articolazione della strategia di sviluppo territoriale per il 2014 2020, ponendosi in continuità con gli strumenti attuativi place based succedutisi dal 2000 in poi.

Governance della Strategia Nazionale per le Aree Interne SNAI

La ripartizione di responsabilità fra i diversi livelli di governo che concorrono alla Strategia Nazionale per le Aree Interne SNAI è definita come segue.

Regioni

Le Regioni programmano e finanziano le azioni per lo sviluppo locale attraverso i Programmi operativi regionali e i Programmi di sviluppo rurale, avviano la selezione delle aree-progetto, propongono al Centro l’area-progetto per il 2014, decidono l’ammontare di risorse dei Fondi comunitari da destinare alla Strategia Nazionale per le Aree Interne SNAI stessa, specificano e quantificano gli obiettivi, e realizzano per la salute e i trasporti, di intesa con il Centro, gli interventi per i servizi essenziali della salute e della mobilità.

Comuni

I singoli Comuni costituiscono l’unità di base della Strategia Nazionale per le Aree Interne SNAI. In particolare, i singoli Comuni si candidano con le Regioni per la selezione delle aree-progetto in forma di aggregazione di comuni contigui. I Comuni, che partecipano in forma associata alla Strategia Nazionale per le Aree Interne SNAI, devono realizzare la gestione associata di servizi essenziali di funzionalità per la strategia stessa (ovvero, se lo ritengono, processi di fusione).

Centro

Il Centro concorda con le Regioni la scelta delle aree-progetto e del prototipo per il 2014, garantendo la coerenza della selezione con i criteri adottati, realizza di intesa con le Regioni gli interventi di adeguamento dei servizi per l’istruzione, di propria competenza, assicura l’intesa alle Regioni sugli interventi aggiuntivi che esse realizzano su salute e trasporto locale, assicura la verifica in itinere dell’attuazione della Strategia Nazionale per le Aree Interne SNAI, realizza una specifica (e limitata) attività progettuale di carattere sperimentale e di metodo.

Attuazione dei Progetti d’Area: gli Accordi di Programma Quadro

L’insieme di tutti gli interventi programmati si concretizza in Progetti d’Area attuati attraverso l’Accordo di Programma Quadro (APQ), sottoscritto dalle Regioni, gli Enti Locali, l’Amministrazione Centrale di Coordinamento e le altre Amministrazioni competenti per materia. Comuni e soggetti privati potranno trovare utile dare base istituzionale ad alcuni progetti ricorrendo allo Sviluppo locale di tipo partecipativo (Community-Led Local Development).
Le aree-progetto che divengono oggetto di Accordi di programma quadro si avvalgono dei servizi di una “Federazione nazionale dei progetti aree interne”, promossa dal Centro e volta al confronto e all’apprendimento dell’esperienze in atto.

La SNAI Strategia Nazionale per le Aree interne e le innovazioni di metodo

La Strategia Nazionale per le Aree Interne SNAI consente di attuare con particolare efficacia le innovazioni metodologiche della programmazione 2014-2020.

Oltre alla precisa definizione delle azioni, dei tempi e dei risultati attesi negli APQ e al robusto presidio nazionale, la Strategia Nazionale per le Aree Interne SNAI assicura:

  • un partenariato mobilitato, anche nelle modalità aperte di predisposizione dei bandi e nel coinvolgimento dell’associazionismo;
  • la realizzazione, attraverso la Federazione, di un’elevata qualità e grado di apertura dei dati relativi ai progetti;
  • la valutazione rigorosa degli esiti delle azioni adottate.

Strategia Nazionale per le Aree Interne SNAI e capacità istituzionale

Il processo di definizione della Strategia Nazionale per le Aree Interne SNAI nell’Accordo di Partenariato delinea un percorso di costruzione della Capacità istituzionale.

In particolare, è stato individuato quale fattore strategico per la buona riuscita del progetto il confronto e lo scambio di esperienza tra i progetti federati. Nella formulazione dell’ipotesi si sottolinea la differenza con una tradizionale operazione di assistenza tecnica. Dal Seminario di Roma e dal successivo Forum, sono stati rilevati inoltre diversi fabbisogni di capacità istituzionale.

Strategia Nazionale per le Aree Interne SNAI. Monitoraggio e valutazione

Un primo fabbisogno della Strategia Nazionale per le Aree Interne SNAI riguarda le necessità di effettuare una ricognizione per utilizzare e mettere a sistema le azioni di monitoraggio disponibili. Il sistema [Opencoesione] viene indicato come base di partenza, ma viene anche segnalata la necessità di far dialogare tale piattaforma con altri sistemi e fonti di informazioni.

Strategia Nazionale per le Aree Interne SNAI. Riorganizzazione degli enti locali

All’interno dell’Accordo di Partenariato, viene indicata esplicitamente la necessità di porre in essere azioni e progetti pilota per:

  • facilitare la cooperazione inter-istituzionale e gli accordi tra privati, pubblici e associazioni non governative 
  • facilitare l’offerta e l’accessibilità dei servizi.

Strategia Nazionale per le Aree Interne SNAI e nuovi strumenti d’integrazione

Per il raggiungimento degli obiettivi di capacità istituzionale sopra esposti ed anche in un’ottica di migliore integrazione tra i fondi, all’interno della Strategia Nazionale per le Aree Interne SNAI si guarda con interesse ai nuovi strumenti d’integrazione previsti dalle proposte legislative per la politica di coesione 2014 – 2020.

Strategia Nazionale per le Aree Interne SNAI e  Sviluppo locale di tipo partecipativo

Lo Sviluppo locale di tipo partecipativo (CLLD) viene indicato, all’interno della Strategia Nazionale per le Aree Interne SNAI, come una concreta possibilità per aggregare istituzioni, competenze e risorse su obiettivi ben identificati di miglioramento di qualità della vita.

In particolare, l’utilizzo di tale strumento si intreccia con il processo di riorganizzazione degli enti locali. Il CLLD viene visto inoltre come uno strumento in grado di ottimizzare l’efficacia degli interventi attraverso l’implementazione di un metodo partenariale aperto che assicuri:

  • incentivi adeguati agli innovatori;
  • spazi di pubblico confronto;
  • promozione di reti di comuni;
  • emersione di leadership;
  • forte collaborazione fra pubblico e privato.

Strategia Nazionale per le Aree Interne SNAI e Investimenti Territoriali integrati

Il richiamo agli strumenti d’integrazione previsti dalle proposte legislative per la politica di coesione 2014-2020 ed alla necessità di migliorare l’integrazione tra i fondi chiama in causa, nella Strategia Nazionale per le Aree Interne SNAI, anche l’altro strumento d’integrazione: Investimenti territoriali integrati (ITI).

Si tratta di uno strumento per l’implementazione di strategie territoriali di tipo integrato. Non si tratta di un intervento né di una sub-priorità di un programma operativo. Piuttosto, l’ITI consente:

  • l’implementazione di programmi operativi in modo trasversale;
  • la possibilità di attingere a fondi provenienti da diversi assi prioritari di uno o più programmi operativi al fine di assicurare l’implementazione di una strategia integrata per un territorio specifico.

Strategia Nazionale per le Aree Interne: definizione, obiettivi, strumenti e governance

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