ENERGIE RINNOVABILI NELLE AREE INTERNE E EFFICIENZA ENERGETICA

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Energie rinnovabili nelle aree interne ed efficienza energetica 

Energie rinnovabili nelle aree interne ed efficienza energetica. Parchi eolici, centrali a biomasse, captazioni di acque per alimentare impianti idroelettrici, installazione di impianti fotovoltaici a terra: le risorse naturali delle aree interne sono da tempo sfruttate per la produzione di energie rinnovabili.

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Spesso gli interventi sono stati realizzati da soggetti esterni alle dinamiche territoriali, senza perseguire una logica di integrazione delle  energie rinnovabili a livello locale né costruire reti capaci di generare ricchezza e occupazione.

In effetti, si è molto puntato sulla produzione di energia, ma poco su efficienza energetica e risparmio, fondamentali sotto il profilo ambientale, economico e sociale, consentendo malamente di:

  • ridurre le emissioni di CO2
  • creare occupazione e sbocchi locali alle professionalità più qualificate
  • fornire risposte innovative al crescente fenomeno della povertà energetica (fuel poverty).

Un processo a somma positiva, che però stenta a decollare: nelle aree interne la ristrutturazione energetica degli edifici esistenti deve fare purtroppo i conti con una popolazione prevalentemente anziana, restia a investimenti con prospettive di ritorno di lungo periodo. E con un mercato immobiliare poco dinamico, che depotenzia gli strumenti di mercato adottati a livello nazionale, come l’obbligo di certificazione energetica nelle compravendite.

Ciò detto, produzione e risparmio di energia risultano essere fattori chiave per le aree interne.

L’Intervento della SNAI per le energie rinnovabili nelle aree interne e l’efficienza energetica 

Risorse finanziarie per le Energie rinnovabili nelle aree interne e l’efficienza energetica

Sulla base delle regole di concentrazione tematica (20% regioni più sviluppate, 15% regioni in transizione, 12% regioni meno sviluppate), in tema di energie rinnovabili ed efficienza energetica sono state programmate risorse FESR pari a circa:

  • 5,7 miliardi di euro (inclusa la mobilità sostenibile per circa 2 miliardi di euro);
  • 1,5 miliardi nelle regioni più sviluppate 200 milioni nelle regioni in transizione 4 miliardi nelle regioni meno sviluppate;

cui si aggiunge il rilevante contributo FEASR per 1,2 miliardi in totale Italia per lo sfruttamento sostenibile delle bioenergie.

Coerentemente con le indicazioni della Strategia Energetica Nazionale i fondi comunitari sono destinati a:

  • Efficienza energetica e integrazione delle fonti rinnovabili
  • Sviluppo di bioenergie
  • Mobilità sostenibile

Priorità di intervento per le Energie rinnovabili nelle aree interne e l’efficienza energetica

  • Autoconsumo
    • Produzione di energia da biomasse provenienti da gestione forestale attiva e da sottoprodotti e residui di origine organica in modo da garantire filiere corte;
    • Valorizzazione energetica dei reflui zootecnici e delle altre deiezioni solide e liquide e dei residui delle filiere agricole e agroalimentari;
    • Piattaforme logistiche e reti per la raccolta e la riutilizzazione dei residui dei processi produttivi agricoli e agro-alimentari;
    • Piccoli impianti combinati di energia e calore, anche di energia solare senza nuovo consumo di suolo.
  • Costruzione di filiere corte, che traducano le risorse disponibili in opportunità di crescita del territorio, attraverso:
    • la mitigazione degli impatti logistici derivanti dal trasferimento della materia prima in ragione della prossimità tra luogo di produzione e luogo di conversione energetica; 
    • la coerenza con la strategia del “Programma Quadro nazionale per il settore forestale” (gestione attiva del patrimonio boschivo e il recupero a fini energetici dei territori marginali privi di credibili alternative a destinazione zootecnica o agricola); 
    • la chiusura di cicli produttivi attraverso la valorizzazione termica o elettrica dei residui.
  • Efficienza energetica
    • Progetti di riqualificazione del patrimonio edilizio pubblico e ad uso pubblico, volti a ottimizzarne le prestazioni energetiche, cercando sinergie anche con l’iniziativa Patto dei Sindaci;
    • Gestione innovativa della pubblica illuminazione;
    • Reti di distribuzione intelligenti (smart grids), inclusi i sistemi di stoccaggio dell’energia asserviti a impianti di produzione da FER;
    • Mobilità sostenibile e gestione innovativa dei servizi;
    • Soluzioni tecnologiche avanzate:
      • Riduzione effettiva dei consumi (e dei costi) energetici; 
      • Elevati benefici ambientali;
      • Gestione efficiente della generazione distribuita e contrasto all’irregolarità della fornitura; 
      • Sviluppo delle competenze e indotto innovativo anche in settori tradizionali (bioedilizia)
  • Investimento in ricerca e sviluppo per individuare dispositivi per l’efficienza energetica degli edifici a partire dai materiali locali.

Governance degli interventi per le energie rinnovabili nelle aree interne e l’efficienza energetica 

La natura sistemica dell’energia comporta l’esigenza di coinvolgere nella definizione operativa della strategia e nella validazione dei progetti i soggetti rilevanti in campo energetico e ambientale:

  • soggetti locali, radicati sul territorio in grado di proporre soluzioni più aderenti al contesto e più promettenti per l’attivazione di filiere produttive di energie rinnovabili nelle aree interne;
  • attori responsabili delle politiche di settore a livello nazionale, in grado di offrire soluzioni tecnologiche più avanzate e supportare il processo di coordinamento degli operatori coinvolti.

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